Quando
Venerdi 24 febbraio 2023
dalle 9:45 alle 13:00
Dove
L’incontro si terrà presso il Centro Servizi e Formazione Il Fuligno

Via Faenza, 48, 50123 Firenze

a due passi dalla Stazione Firenze SMN

Durata
Dalle 9:45 alle 13:00
E’ previsto un servizio di traduzione francese/italiano
Costo
Gratuito

si chiede la registrazione per motivi organizzativi

Informazioni generali

In seguito alla collaborazione con la galleria fiorentina il Rifugio digitale che ha in programma per gli anni 2022 e 2023 una serie di importanti mostre dedicate alla fotografia contemporanea, l’Associazione Culturale Infoto Firenze ha il piacere di presentare un interessante ed esclusivo incontro con il fotografo svizzero  Matthieu Gafsou.

Il giorno dopo l’inaugurazione della sua personale al Rifugio Digitale, la mattina di venerdi 24 febbraio Matthieu Gafsou racconterà, in dialogo con Irene Alison, il suo lavoro, e le sue strategie visive e narrative, nella lecture “H+ Transumanesimo”.

Il fotografo ci parlerà del suo viaggio alla scoperta della propria identità autoriale” offrendo ai partecipanti l’opportunità di confronto e approfondimento del proprio lavoro.

Programma

L’ incontro con Matthieu Gafsou si svolgerà nell’arco della mattinata e sarà introdotto e condotto da Irene Alison.

Protesi, integratori alimentari, impianti, realtà virtuale, biohacking, anti-età – l’uomo sviluppa molteplici strategie e tecnologie per trasformare il corpo e lo spirito. I sostenitori di di questo movimento, oggi denominato transumanesimo (H+), mirano a modificare e ottimizzare le nostre esistenze, da loro giudicate limitate. Il fotografo coniuga la fotografia con questi approcci filosofici intimamente legati alla scienza e alla tecnologia, mostrando come tali visioni futuristiche influenzano già da tempo le nostre attività quotidiane. Gafsou illustra in maniera esemplare ed emblematica i diversi approcci e le diverse idee, fornendo retroscena e informazioni sui rispettivi attori e pensatori in tutto il mondo

Alcune persone indossano collane che lampeggiano al ritmo del loro battito cardiaco. Ad altri sono stati impiantati dispositivi che consentono loro di “sentire” il Nord. In entrambi i casi si tratta di gadget dimostrativi che prefigurano oggetti con maggiori potenzialità. Appendici esterne, possono  essere intese come segni esteriori di partecipazione a un progetto: la loro funzione è quindi piuttosto superficiale. Sono simboli, sostituti futuristici di croci o medaglie religiose.

Le lenti a contatto, così come gli occhiali, sono modifiche così comuni del corpo umano che non prestiamo più attenzione a loro.

Il movimento del sé quantificato sostiene l’autotracciamento dei dati fisiologici attraverso la tecnologia per essere più sani. Fa parte della tendenza verso la medicina predittiva e mira all’aumento dell’aspettativa di vita. Gli strumenti per il sé quantificato sono collegati a delle applicazioni. Di solito sono esterni, ma molte aziende stanno lavorando per integrarli all’interno del corpo. Ad esempio, è possibile misurare la frequenza cardiaca, l’attività durante il sonno, il tasso di ossigeno nel sangue o l’attività fisica. Il sé quantificato consente agli individui di creare il proprio spazio connesso e di diventare una sorta di sistema di informazioni.

Per maggiori informazioni potete inviare una mail a info@infotofirenze.it o chiamare al 350 5306794
Matthieu Gafsou

Autoritratto

Lecturer

Matthieu Gafsou

Matthieu Gafsou (CH, F, 1981) vive e lavora a Losanna, Svizzera. Dopo aver conseguito un master in filosofia, letteratura e cinema all’Università di Losanna, ha studiato fotografia alla School of Applied Arts di Vevey. Dal 2006 Gafsou ha partecipato a numerose mostre collettive e individuali e ha pubblicato sei libri. Nel 2009, Gafsou ha ricevuto l'”HSBC Foundation Prize for Photography” ed è  stato poi invitato a contribuire alla mostra reGeneration2 creata dal Museo dell’Eliseo. Nel 2014, lo stesso museo ha prodotto la mostra personale Only God Can Judge Me. Nel 2018, l’H+ la mostra è stata uno dei momenti salienti dei Rencontres de la Photographie d’Arles e poi ha girato il mondo (Cina, Australia, Italia, Irlanda, Spagna, Svizzera, ecc.) Nel 2022, il progetto Vivants è presentato in extenso al museo Pully così come a Paris Photo dove Gafsou vince il premio casa Ruinart. Gafsou insegna da diversi anni all’Ecole cantonale d’art de Lausanne (ECAL). È membro fondatore dell’agenzia MAPS.

Alcuni premi ricevuti:

2022 Prix de la maison Ruinart
Nomination al Prix Pictet
2020 Prix Irène Reymond
2019 Nomination al Prix Pictet
2018 Prix Echange Boutographies / Fotoleggendo
2015 Premio di fotografia culturale del cantone di Vaud
Swiss Photo Award, finalista

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