Ho ereditato la passione della fotografia da mio padre e da quando ho avuto tra le mani la prima macchina fotografica, avevo circa 8 anni, non ho mai smesso di fotografare: per il piacere di ricordare, ma soprattutto per la smania di catturare immagini con autentica passione da cacciatore.
Con l’avvento della fotografia digitale alla possibilità di descrivere la realtà, pur sempre filtrata dall’occhio soggettivo che interpreta la scena, si è accompagnata la tecnica di rielaborazione delle immagini, così da suggerire visioni che superano la semplice documentazione e aggiungono all’oggetto un’interpretazione del tutto personale.
Mi considero una fotografa dilettante, anche se dal 2011 ho cominciato a partecipare a mostre e concorsi, un’attività che attualmente mi occupa a tutto campo.
Andare a caccia di immagini mi procura una soddisfazione ben definita dalle parole di Susan Sontag: “Fotografare significa appropriarsi della cosa che si fotografa. Significa stabilire con il mondo una relazione particolare che dà una sensazione di conoscenza, e quindi di potere.”
